Il dott. Roberto Cicioni, docente del Videocorso Online Test di Rorschach, approfondisce l’eventuale possibilità di una somministrazione del test di Rorschach in remoto e se l’impossibilità di muoversi e relazionarsi ha inciso o meno sulle risultanze dei Rorschach somministrati.
A proposito di quali potrebbero essere i comportamenti da tenere durane la somministrazione del Rorschach in questa fase storica molto particolare, numerosi colleghi ci hanno interrogato circa la necessità di seguire un “protocollo” diverso da quello standardizzato. La nostra risposta è semplice ed in linea con le direttive emanate dal governo e recepite chiaramente dal nostro Ordine professionale in merito all’igiene e alla distanza di sicurezza.
La somministrazione
La somministrazione in questo periodo, una volta valutata l’effettiva stretta necessità di effettuarla, prevederà evidentemente una serie di accorgimenti ormai ampiamente diffusi come l’igienizzazione degli ambienti preventiva, l’uso di gel disinfettanti, di mascherine filtranti (di tipo professionale) e di guanti in lattice sia da parte dell’esaminatore sia dell’esaminato. E’ chiaro che questi nuovi oggetti possano in parte modificare il solito setting, anche se è vero che negli ultimi tempi il loro uso è diventato così frequente e accettato che la componente di abitudine può in parte compensare tale anomalia e l’eventuale ansia associata. Potrebbe non essere necessario modificare la classica posizione da noi utilizzata per la somministrazione del test (avendo cura di mantenere la distanza di almeno 1 metro o più (compatibilmente con la possibilità di consegnare all’esaminato gli stimoli e poi di riprenderli) tranne nel caso in cui si valuti che l’ansia da contatto dell’esaminato sia così presente e attiva da spingerci ad utilizzare la posizione frontale, con in mezzo la scrivania a creare una distanza potenzialmente più rassicurante.
Accorgimenti utili
Un accorgimento utile è sicuramente quello di limitare la seduta alla somministrazione del test, rimandando eventuali colloqui a incontri successivi, da svolgersi anche in modalità online, questo senza mai dare all’esaminato l’impressione della fretta e l’idea che i tempi siano limitati; una possibilità è anche quella di tenere le finestre aperte per aerare costantemente lo studio compatibilmente con i rumori esterni che potrebbero disturbare la sessione.
Somministrazione a distanza
Qualche collega ci ha chiesto se sia possibile somministrare il Rorschach a distanza. La modalità online è chiaramente un’ipotesi molto poco praticabile, perché l’esaminato non è in possesso delle tavole e l’esaminatore non può osservare ciò che egli fa durante la somministrazione, con stravolgimento totale del setting che non assicurerebbe risultati confrontabili con quelli ottenuti con le procedure standard. Soprattutto nel setting forense, di fronte a timori di contatto e contagio da parte dell’esaminato molto evidenti, una soluzione intermedia potrebbe essere quella nella quale esaminatore ed esaminato sono in due stanze differenti ed il primo, grazie ad una telecamera e ad uno specchio unidirezionale, può interagire con il secondo, indicargli quello che deve fare e come farlo ed osservarne il comportamento non verbale. Chiaramente anche questa è una soluzione talmente estrema e inusuale che in caso andrebbe preventivamente condivisa con tutti coloro che necessitano delle informazioni che derivano dai test.
9 maggio 2020
Dr. Roberto Cicioni
Dr. Tommaso Caravelli
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